Cose che non dovrebbero mai succedere in gara
- francesca battista
- 31 lug 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 4 set 2023
Vi racconto la mia ultima esperienza di gara, sto parlando della Mezza Maratona di Napoli, tra le più belle e partecipate del sud Italia.

Che ve lo dico a fare...correre a Napoli vuol dire partire con diverse certezze , clima sempre ottimale pure quando porta brutto, gente calorosa che ti accompagna lungo tutto il percorso, profumo di mare e paesaggio mozzafiato...tutto quanto verificatosi domenica scorsa , tutto perfetto finché lungo il tragitto non incontri quella tipologia di runners che aggiungono assai colore, se così lo vogliamo chiamare, all'idilliaco panorama che stai vivendo.
Allora, ho percorso i primi 10 km in assoluta tranquillità fisica e mentale, soprattutto mentale perche' mi sentivo forte degli allenamenti fatti ...
Peraltro, piccolo inciso, ho deciso di correre per la prima volta completamente free, senza musica e senza marsupio per il telefono [devo dire che soprattutto quella di non indossare il marsupio è stata un'ottima scelta , mi sentivo proprio "libera" da ogni impedimento] .
A partire dall'undicesimo km , proprio quando si inizia a fare un po' i conti con la gara, non tanto per i km in sé a cui sono abituata , ma per l'andatura che chiaramente ho tentato di mantenere buona e costante pure nelle salite, mi sono ritrovata affiancata da un'orda di runners assai rumorosi , che oltre ad avere la musica "a palla" , cantavano pure e chiedevano, a chi si trovava a passare , in maniera insistente, a parer loro divertente, di partecipare ai loro canti .
Insomma non sono la guastafeste di turno, tutt'altro nella vita, ma al quasi dodicesimo km di una gara a cui tieni, quando stai parlando alla tua mente per convincerla che sei preparato e puoi dare ancora tanto, doversi ritrovare a rispondere più volte e fino allo sfinimento la stessa cosa e cioè che non intendi cantare, perdendo fiato e concentrazione , non mi sta tanto bene. Morale della storia ho dovuto "allungare" [santo subito il Fartlek] in un momento in cui cercavo invece di gestire un po'di stanchezza , per liberarmi di queste persone invadenti e assillanti e prendendomi pure dell'asociale.
Per inciso: non giudico chi vuole correre una gara fregandosene di tempo e sacrifici fatti per essere lì, ma chi se ne frega degli altri, ecco questo non lo concepisco.
E va bene, quindi borbottanto tra me e me dell'accaduto, arrivo al 15 esimo km e a parte l'incontro a sproposito del 12 esimo, tutto sommato sto andando bene ...quindi concentro le mie energie sul pensiero che 6km in fondo non sono nulla e che posso mantenere la stessa andatura fino al 20 esimo e poi "spararmi" una volata finale 😅. Ho appena finito di fare questo pensiero, che una grandissima e schifosissima sputacchiata proveniente da un tizio appena davanti a me, mi passa vicino all'orecchio, prendendomi di striscio i capelli.
I capelli nooooooooooo, urlo, perdendo ancora una volta fiato e andatura.
Sono su tutte le furie, diamine, a tutti succede, sotto sforzo, di produrre tanta saliva, ma immaginiamo se ognuno di noi volesse espellerla alla stessa maniera di questo tizio poco educato...
Infine , e qui c'entro solo io, non avevo considerato che il programma appena fatto, quello della volata finale al 20 esimo km, andava a coincidere proprio con l'uscita dalla stremante galleria Laziale, tutta in salita, 850 mt di dura salita al 19 esimo...e quindi che faccio, racimolo tutte le energie rimastemi per gestire il mio momento di degrado e decido con un po'di magone di ridurre la volata agli ultimi 500 mt . anziché 1000.
Ci sono, finalmente intravedo il traguardo, penso che sono stata in grado di.fare ripetute da 1,5 km moltiplicate x6 e che quindi questi miseri 500 mt, tra il calore della gente lungo le transenne, la musica motivazionale a palla ed il tappeto blu , saranno davvero una volata.
Io la volata l'ho fatta , l'ho fatta a 3,55 a km/h che per una come me vuol dire vomito assicurato. C'è mancato poco che sotto l'arco dell'arrivo non accadesse proprio questo, e infatti al microfono, lo speaker, deve essersi accorto del mio disagio e allora nel bel mezzo degli arrivi ha iniziato ad urlare che c'era bisogno di un medico per una ragazza ....si, avete capito bene, una ragazza , non una signora, una donna o che...dalla sua bocca è uscito proprio R-A-G-A-Z-Z-A.
È così che mi sono ripresa del tutto...e, impettita, fiera , ma soprattutto giovane, sono andata a prendermi la mia meritata medaglia 🏅.
La Rannista
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